Bucarest andata e ritorno

“Seguite l’impulso del momento e salite su un aereo, fate il pieno alla macchina o mettete le scarpe adatte e partite. La meta non ha importanza. L’obiettivo è viaggiare con poco bagaglio, stendere le ali e mettere alla prova la vostra capacità di mollare tutto. Lanciarsi istintivamente in un’avventura e allontanarsi per un po’ dalla propria vita è una sensazione straordinaria di libertà” -  Tratto dal libro“52 cose da provare una volta nella vita” di Lynn Gordon.

 

  
L’abbiamo fatto di nuovo, io ed Emanuela ci siamo regalate una nuova avventura. Un volo su Bucarest con rietro in serata.

Un’intera giornata a completa disposizione per scoprire la città, macinare chilometri, gustare nuovi sapori, respirare aria di viaggio, e tornare a casa con un'altra esperienza e nuovi stimoli.

Il merito va alla Ryanair che ogni tanto tira fuori qualche biglietto a prezzo ragionevole e con orari perfetti, anzi se qualcuno della compagnia aerea fosse all’ascolto io vorrei chiedere di incrementare e incentivare, un po’ come fa Trenitalia, con tariffe agevolate e nuove tratte, l’andata e ritorno in giornata.laughing

 



Nonostante a Bucarest siano stati fatti notevoli passi in avanti e la città abbia subito un evidente restauro, si respira ancora aria di un tempo passato.

Nella capitale rumena si alternano quartieri fatiscenti a un centro storico ricco di fascino, palazzi in completo abbandono a eleganti facciate barocche, artisti di strada a una trentina di musei. Molteplici contrasti che simoboleggiano sicuramente un  cambiamento in corso, ma la strada è ancora lunga.

Ho trovato Bucarest ancora poco pronta al turismo rispetto ad altre capitali europee. Non ci sono tante indicazioni, i change sono una rarità e il centro informazioni turistico è quasi sempre chiuso. Di contro però, a differenza di quello che si dice, non ho percepito mai una sensazione di pericolo. (anche se 12 ore non sono certo un tempo adeguato per giudicare la sicurezza di una città)

 

 

Cosa vedere in un giorno?

 

Parlamento

Arriviamo in centro diretamente dall'aeroporto grazie all’autobus n. 783 (1€ - 40 minuti) e iniziamo il nostro giro percorrendo la Bulevardul Unirii che porta di fronte all’imponente e massiccio palazzo del Parlamento.
Questa colossale struttura, lunga 270 metri e alta 12 piani, seconda solo al Pentagono per grandezza, è stata fatta costruire da Ceausescu raccogliendo l’odio della maggior parte del popolo rumeno che ha pagato a caro prezzo la realizzazione di uno dei palazzi più costosi al mondo. L’impatto visivo è notevole e una visita è d’obbligo.

Carturesti Carusel

Nel cuore di Bucarest, in un elegantissimo edificio storico si trova una delle librerie più belle del mondo. Sei piani, tanto bianco, oltre 10.000 libri, profumo di legno e un grazioso bistrot. Un ambiente sofisticato ma accogliente dove si potrebbero passare ore.

 




Revolution Square

Percorrendo l’elegante Victoriei Street si passa prima davanti all'Ateneo Romeno fino a raggiungere poi la piazza più bella e storicamente importante di Bucarest, Piata Revolutiei.
E’ qui che Ceausescu tenne il suo ultimo discorso e venne, per la prima volta, contestato dal suo popolo. Da questa piazza ebbe ufficialmente inizio la rivoluzione contro il regime comunista. Davanti al palazzo c’è un obelisco insanguinato, il Memoriale della Rinascita, che rappresenta la fine del periodo più nero del paese.

 

 

 

Giardini di Cismigiu

Una caratteristica che ho molto apprezzato di Bucarest è la presenza di aree verdi e parchi, di cui la città è ricca. Tra questi merita di essere citato il giardino di Cismigiu.
Reso ancora più bello dai colori autunnali questo giardino, nel cuore della città, ha tutto quello che serve se si sta cercando un posto dove trascorrere qualche ora in completo relax. C'è tanto verde, un bel lago, pedalò, ci sono punti ristoro, panchine, aree gioco per i più piccoli, non manca assolutamente nulla!!! 

 

Street Art

Io ho una fissa per la street art quindi prima di visitare una città mi documento un pochino su strade e posti dove poter ammirare queste vere e proprie gallerie a cielo aperto e naturalmente per Bucarest ho fatto lo stesso (in questo caso i ringraziamenti vanno alla blogger Manuela Vitulli).

Un posto caratteristico che consiglio è Garajul Cyclop, un vecchio garage dismesso che molti artisti hanno scelto per dar sfogo al loro estro creativo. Da vedere anche la Strada Arthur Verona, un concentrato di graffiti e murales che colorano una zona di Bucarest leggermente decentrata.

 

 




Old town

Grigio, raccolto, caratteristico, con diversi locali e qualche punto di riferimento, l’old town è la parte che più mi è piaciuta di Bucarest. Si passeggia lungo la Lipscani street, si attraversa il Macca-Villacrosse Passage che ricorda vagamente (molto vagamente) la galleria Vittorio Emanuele di Milano, si può visitare la chiesa ortodossa di Stavropoleos o quella di Sfantul Anton.
Si ammira invece solo da fuori l’elegante palazzo CEC che ospita Banca Nazionale Rumena, mentre è possibile cenare o pranzare all’interno del Hanul Manuc. Datato 1808 questo è  l’hotel più antico di Bucarest.

Un altro ristorante che merita di essere citato è il Caru' cu Bere, una vera istituzione a Bucarest. E’ molto turistico ma il cibo è buono e la birra è esclusivamente homemade!!!
Due consigli.
Prenotate un tavolo in modo da mangiare all’interno e godere di una bella atmosfera e arredi caratteristici. Ordinate il dolce della casa. Una “bomba” fritta affogata in salsa di yogurt e marmellata (occhi a cuoricino)


Rimanendo in tema culinario, per gli amanti dello street-food Bucarest è piena di piccoli forni dove, per pochi centesimi, si possono gustare deliziose paste fritte dolci e pretzel in tutte le salse. Noi in un solo giorno ne abbiamo mangiati in quantità industriale, da quelli semplici a quelli ripieni di cioccolata, olive, formaggio... tutti da assaggiare!!!

 

 

 

 

 

 

Quasi dimenticavo, a Bucarest abbiamo avuto la certezza che la torno-per-cena-mania sta dilagando a macchia d'olio!!!

Infatti appena arrivate in centro, mentre ragionavamo ad alta voce sull'autobus da prendere per rientrare in aeroporto, ci si avvicina un ragazzo che guardandoci in modo strano, a metà tra l’incredulo e il meravigliato, ci domanda: “ma anche voi rientrate questa sera???"  "Allora non sono l’unico matto!!!”

Assolutamente no  -  a fine giornata di matti ne abbiamo incontrati altri tre!!!

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 05 Novembre 2015 21:34
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Deborah & Angelo, classe’80, romani, compagni di vita e di viaggio, abbiamo l’Africa nel cuore ma in Asia ci sentiamo a casa. Amiamo i viaggi “zaino in spalla”,  lo street food in giro per il mondo e catturare attimi con ogni strumento che la tecnologia mette a disposizione. Abbiamo creato Appuntidiviaggio.net nel 2005 dopo un viaggio nell'isola di Bali, dal quale siamo tornati letteralmente affetti dalla sindrome di wanderlust e da allora continuiamo a raccogliere e condividere qui  le nostre esperienze di viaggio.

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