Tre settimane in Argentina. Itinerario, costi e consigli.

Quest'anno abbiamo trascroso tre settimane in Argentina, un paese straordinario dove la natura fa da protagonista: spiagge, scogliere, animali marini, ghiacciai, laghi, montagne dai mille colori, saline, canyon, cascate. E' stato un susseguirsi di paesaggi unici ed emozionanti che ci hanno permesso di vivere un sogno ad occhi aperti!



Itinerario di 20 giorni – Periodo: agosto 2017

-Puerto Madryn
-Penisola Valdés (Puerto Piramidés – Punta Norte – Caleta Valdes – Punta Cantor – Punta Delgata)
-El Doradillo
-El Calafate (Perito Moreno – Lago Argentino – Rios de Hielo, Glaciar Upsala, Glaciar Spegazzini)
-El Chalten (Fitz Roy, Cerro Torre, Laguna Cerro Torre)
-Buenos Aires
-Jujuy
-Purmamarca
-Quebrada de Huamahuaca
-Salinas Grandes
-Cafayate
-Quebrada de Cafayate
-Salta
-Puerto Iguazu
-Cataratas do Iguaçu (lato Brasile)
-Parco Aves
-Cataratas do Iguazù (lato Argentino)

 

Costi per i trasporti:
€800 a persona, volo andata/ritorno con due scali SWISS+GOL: Roma-Zurigo-Rio de Janeiro-Buenos Aires
€60 a persona volo Andes Lineas Aereas: Buenos Aires - Puerto Madryn
€235 a persona volo Argentina Aerolines: El Calafate - Buenos Aires
€190 a persona volo Argentina Aerolines: Buenos Aires – Jujuy
€250 a persona volo Argentina Aerolines: Salta – Iguazù
€170 a persona volo La Tam: Iguazù – Buenos Aires
€250 noleggio auto con Hertz (prenotata prima tramite rentalcar), presa a Jujuy e riconsegnata a Salta, per un totale di  4 giorni.
€210 noleggio auto con “Rent a Car” presa e riconsegnata a Puerto Madryn. Totale noleggio 3gg. (non prenotata dall’Italia)
€94 a persona il bus (poltrona cama) Puerto Madryn- Rio Gallegos , compagnia Tramat, durata 17h.
€20 a persona bus (poltrona cama) Rio Gallegos - El Calafate , compagnia Marga, durata 4h.

L’Argentina è un paese molto costoso, più di quanto mi aspettassi, specialmente al sud.

I voli interni hanno prezzi alti, in quanto le mete turistiche più famose sono in genere molto distanti tra loro. Buenos Aires ha due aeroporti: i voli interni fanno tutti capo a Jorge Newbery, mentre per i voli intercontinentali c’è Il Pistarini (o Ezeiza) Airport. Per andare da un aeroporto all’altro occorrono circa 40/50 minuti, e per risparmiare tempo e denaro consiglio di prendere un remis anziché un taxi.
L’Argentina aerolineas offre un “pass”, ovvero un carnet di voli a prezzi più bassi, ma la convenienza non è assicurata perché la compagnia non copre tutte le tratte. Personalmente non ne ho usufruito, il sito non funzionava, ed avevo letto commenti negativi, quindi informatevi bene prima di acquistarlo.

I pullman invece coprono tutte le tratte, sono comodi e sicuri, e non serve prenotarli in anticipo dall’Italia. Orari e tratte, per farvi un’idea, li trovate qui: http://www.plataforma10.com/

Per guidare in Argentina è sufficiente la patente italiana. In generale noleggiare l’auto è piuttosto costoso. Noi volevamo prenderla a Buenos Aires e riconsegnarla ad El-Calafate, ma per il drop off ci hanno chiesto cifre esorbitanti.

 


Costi per le escursioni:

€40 a persona per il Whale Watching con l’agenzia Bottazzi Puerto Piramidés.
€80 a persona per l’escursione “full day El Chalten” con agenzia Crillos (lago argentino, lago Viedma, Lago del Desierto + trekking 1h nel bosco, vista fitz roy).
€96 a persona per l’escursione “Rios de Hielo”, con l’agenzia Crillos (navigazione per il Glaciar Upsala e Spegazzini) + 25€ a persona per l’ingresso al parco.
€170 a persona per l’escursione “Minitrekking” + Passerella Perito Moreno, con agenzia Crillos (visita al Perito Moreno tramite una passerella + mini trekking sul ghiacciaio) + 25€ a persona ingresso parco.
€50 a persona “Nativo Experience“ (escursione con 4x4 sul lago Argentino e storia rupestre)
€80 taxi per El Chalten (visita in autonomia per vedere la laguna cerro torre, 20km di trekking)

 

Hotel: abbiamo speso mediamente 45€ a notte (in parte prenotati su booking, altri in loco)

 

Pasti:
l conto medio di una cena a base di carne è di 50/60€ in due.
Nella maggior parte dei ristoranti, come benvenuto, vengono servite salse chimichurri con erbe, aglio, e aceto o salse di maionese, avocado e aglio.
L’Argentina è un vero paradiso per gli amanti della carne. Qui ha un sapore unico, mai mangiata prima una carne così gustosa!
Maiale, manzo e agnello non mancano mai nei menù argentini. Assolutamente da gustare il bife de lomo e il bife de chorizo cotti rigorosamente “al punto” e accompagnati da un buon calice di vino rosso Malbec. Al sud, nella regione dei ghiacciai, da provare l’Asado o Parilla, ovvero carne cotta sulla brace. Il cordero (agnello) infilzato su spade e cucinato con metodo di cottura lento.
Le empanadas, fagottini di pasta al forno ripieni di carne, formaggio, prosciutto, verdura e altre sfiziosità.
Come dessert il Dulce de leche, latte condensato molto dolce, si trova ovunque. Gli Alfajores sono frollini friabili a forma di sandwich con dentro uno strato di dulce di leche.
Ogni argentino consuma il the Mate, bevanda a base di erbe e caffeina consumato nel suo tipico bicchiere munito di cannuccia di metallo. Per noi troppo amaro.


Costo totale per 20 giorni di viaggio:
 3.500€ circa a persona

 

Meteo:
L’Argentina ha tre aree climatiche: Il nord ha un clima sub-tropicale, il centro del Paese ha un clima temperato, mente il sud ha una temperatura fredda e secca, quindi per l’abbigliamento è consigliabile portarsi un po' di tutto.
Nel nostro zaino 40lt per 20 giorni abbiamo messo: un piumino 100gr, due felpe, 4 maglie a maniche corte, due maglie termiche a manica lunga, cappello, guanti, sciarpa, 2 leggings, un pantalone di una tuta.

Agosto non è la stagione adatta per addentrarsi nel profondo sud dell’Argentina, per chi può, è consigliabile andare nei loro mesi primaverili/estivi (stagione inversa alla nostra), in quanto molte escursioni purtroppo non possono essere fatte a causa del meteo. In agosto inoltre ci sono meno animali marini, i prezzi sono più alti, i voli interni sono pochissimi e fanno quasi tutti capo a Buenos Aires, ed i collegamenti sono ridotti.

 

 

PUERTO MADRYN E PENISOLA DI VALDES
15-16-17-18 agosto

Una terra incontaminata ed affascinante, dove il blu del cielo si fonde con quello del mare, un vero patrimonio della natura nonché Patrimonio dell’Unesco. Situata nella Patagonia, la Penisola di Valdés si affaccia sull’Oceano Atlantico ed è circondata dal Golfo Nuevo ed il Golfo di San José.

La protagonista assoluta di questo posto incantato è la Balena Franco Australe. Si possono vedere orche, delfini, leoni marini, elefanti marini, pinguini di Magellano ed una grande varietà di uccelli. Nelle sue strade deserte, non asfaltate e fatte di sassi, si avvistano numerosi guanachi, nandù e pecore.

Arriviamo a Puerto Madryn nel tardo pomeriggio del 15 agosto, in tempo per visitare questa località balneare e la sua suggestiva spiaggia, dove un filo d’acqua crea uno specchio su tutta la battigia. Verso le 18.30 ci decidiamo e prenotiamo un’auto a noleggio presso l’agenzia “Rent a Car” per i due giorni successivi. Consiglio assolutamente il noleggio dell’auto per visitare la penisola autonomamente e in tranquillità.

Puerto Madryn è la punta di accesso per la Penisola di Valdés, dove arriviamo il 16 agosto dopo 3 ore di auto. La nostra giornata inizia quindi alle 12.00 con l’escursione “Whale Watching” a Puerto Piramidés, durata circa 1 ora e mezza.
Agosto è il periodo migliore per l’avvistamento delle balene franco australi, mentre è meno adatto per l’avvistamento dei pinguini (ad agosto infatti la famosa riserva di Punta Tombo è chiusa).
Il whale watching è stato un sogno. Abbiamo visto tantissime balene e tutte da molto vicino, tanto da non riuscire a farle entrare nell’obiettivo della macchina fotografica! E’ stato uno spettacolo unico ed assolutamente imperdibile. 
E’ possibile ammirare queste enormi creature anche da Puerto Piramidés. Proprio qui infatti, ad un chilometro dal centro abitato, continuiamo a goderci questo spettacolo, mentre il sole lentamente scompare nell’oceano. 

 

 

Il giorno dopo dedichiamo l’intera giornata per la visita della Penisola di Valdés (400 km di strada non asfaltata, percorsa ad una media di 40km orari per evitare di bucare le ruote della nostra Chevrolet anni ’90).

-Punta Norte all’estremità più remota della penisola, qui il silenzio e la natura la fanno da padroni. Uno scenario selvaggio, abitato da una colonia di leoni ed elefanti marini.

- scendiamo a sud direzione Caleta Valdés, per proseguire verso Punta Cantor fino ad arrivare a Punta Delgata. Grazie alla presenza di percorsi e balconate sopraelevate, ci perdiamo completamente nell’osservare la lunga costa, le alte scogliere, e la sua abitazione di animali marini.

 

 

Ultimo giorno: lasciamo la penisola riscendendo “coast to coast” verso Puerto Madryn, con numerose soste nei diversi punti di accesso della costa, fino ad arrivare a Playa El Doradillo e Punta Loma. Spiagge vaste e posti ampi come i silenzi che li colmano.

 


LA PATAGONIA DEI GHIACCIAI
21-22-23-24-25-26 agosto

Sono 1400 i km che separano Puerto Madryn da El Calafate, e non essendoci voli in questo periodo che coprono la tratta, per noi, l’unico mezzo di trasporto è il bus. (Ogni giorno partono diversi bus, ed i biglietti si acquistano facilmente alla stazione di Puerto Madryn).
Avevo preventivato di fare una sosta a metà strada, a Puerto Deseado, ma alla fine optiamo per una tirata, recuperando così un giorno.
Partiamo alle 10:00 da Puerto Madryn e in un’ora e trenta arriviamo a Trelew. Qui aspettiamo un altro bus che ha un ritardo di 3 ore. Finalmente alle ore 15:00 partiamo da Trelew e dopo 17 ore e mezzo di autobus arriviamo il giorno dopo a Rio Gallegos. Sono le 8:30 del mattino, un’ora di sosta, e alle 9 e 30 prendiamo il nostro ultimo bus con una durata di 4 ore. Arriviamo stanchi ad El Calafate alle 13 e 30.

Giusto il tempo di sistemarci in hotel e di pranzare, e nel primo pomeriggio, con una navetta gratuita che parte vicino all’ufficio Informazioni, arriviamo al Glaciarium Museum, a 6 km da El Calafate. Qui spiegano con foto e filmati la storia della formazione dei ghiacciai ed il drammatico impatto dei cambiamenti climatici su di essi. Si accede al bar de hielo con consumazione inclusa…un po' trash!

 

Nei successivi 5 giorni abbiamo optato per:

1° giorno:
LAGO ARGENTINO e NATIVO EXPERIENCE: Escursione in Land Rovers 4x4 della costa del Lago Argentino. L'attività offre un approccio antropologico e storico al passaggio dell'uomo in queste terre, riscoprendo le Argentino. (avendo recuperato un giorno, e per impiegare la giornata, optiamo per questa escursione che NON consiglio in quanto non vale i soldi spesi!)

RESERVA NIMEZ: (ingresso €5 a persona) Lungo la sponda del lago argentino ed a nord dal centro abitato, sorge questo bellissimo habitat naturale per gli uccelli. Con un sentiero ed un percorso di circa un’ora si avvistano diverse specie di uccelli, anatre, cigni, e fenicotteri rosa in lontananza. La riserva è una vera oasi di pace e tranquillità.

2° giorno:
PERITO MORENO + Mini trekking (escursione intera giornata): Imponente, maestoso, affascinante ed emozionante… una vera meraviglia della natura che lascia a bocca aperta.
Il Glaciar Perito Moreno misura 30 km di lunghezza, 5 km di larghezza e 60 mt di altezza. Avanza fino a 2mt al giorno, causando il crollo di numerosi e giganteschi iceberg. Con un sistema di passerelle di acciaio, possiamo osservare e fotografare il ghiacciaio in tutti i suoi angoli. Successivamente, con un catamarano raggiungiamo l’altro fronte del ghiacciaio, qui siamo scesi per 2h di mini trekking proprio sul Perito Moreno… un’esperienza unica!

 


3° giorno:
El Chalten (escursione intera giornata): Con un bus ed un’escursione organizzata raggiungiamo El Chalten in 3 ore. Purtroppo il tempo è pessimo, nevica, il cielo è completamente bianco ed il monte Fitz Roy non si vede! Visitiamo questo pittoresco villaggio, e ci dirigiamo con l’autobus verso il Lago del Desierto. Tour di un’ora di camminata nel bosco per raggiungere il Lago.
Anche questa escursione non la consiglio, è meglio visitare El Chalten senza tour organizzati come abbiamo fatto dopo due giorni.
Tornassi indietro opterei per una notte in questa città, in modo da poter visitare in due giorni i vari sentieri che conducono alle meravigliose lagune ed ai suoi monti.

 
4° giorno:
Rios de Hielo (escursione intera giornata): Fantastica navigazione di un’ora tra gli iceberg, fino a raggiungere due ghiacciai: L’Upsala Glacier e Spegazzini Glacier.

L’Upsala Glacier si impone per le sue dimensioni, lungo 60 km e largo 4 km, le punte frastagliate hanno colore cristallino.
Arriviamo davanti ad un muro di ghiaccio: Lo Spegazzini Glaciar, molto più stretto rispetto all’Upsala, ma impressionante alla vista.

 
5° giorno:
El Chalten: Guardiamo le previsioni del tempo e riproviamo ad andare ad El Chalten. Optiamo per un taxi che ci accompagna. Martin è veramente simpatico, alle 7 della mattina ci passa a prendere in hotel e con la sua guida folle ci porta ad El Chalten in due ore e mezza.
All’ingresso della città, al punto informazioni, chiediamo al ranger qual’ è il percorso più fattibile visto la nevicata dei giorni precedenti. Ci consiglia il percorso per raggiungere la Laguna Torre. 10 km, 3 ore di trekking per arrivare alla laguna e 10 km, altre 3 ore per tornare in città.
Iniziamo così il nostro percorso, dubbiosa sulla mia resistenza fisica.
Il sentiero sale verso ovest attorno a grandi massi, su pendici ricoperte di vegetazione e neve, oltrepassiamo pozze di acqua camminando su tronchi di alberi messi per poter proseguire, sentieri a tratti ghiacciati ed a tratti con neve soffice, boschi fitti, e una piccola pianura alluvionale.

A metà percorso, incontriamo il Mirador Laguna Torre, che offre il primo panorama sulla valle, fino a raggiungere la Laguna Torre, completamente ghiacciata, circondata dal suo monte: Il Cerro Torre, purtroppo coperto dalle nuvole basse e dove soffia un vento fortissimo. Una bellissima esperienza che ricorderò con soddisfazione, sia per lo sforzo fisico, sia per l’incantevole e magico posto.

 

BUENOS AIRES:
27-28 agosto

Arriviamo nella famosa Buenos Aires, capitale dell’Argentina, e dedichiamo due giorni per questa metropoli.
A mio avviso a Buenos Aires non c’è storia, e quindi non c’è molto da vedere se non i suoi barrios, quindi penso che per visitare la città due giorni bastano e avanzano.

1° giorno:
Cimitero de la Recoleta, quartiere Congreso, ed il coloratissimo quartiere popolare de La Boca.
Nel pomeriggio proseguiamo verso il quartiere di San Telmo, uno dei barrios più antichi e incantevoli di Buenos Aires. Nella sua carinissima Plaza Dorrego c’è un mercatino di cianfrusaglie. Qui assistiamo ad un’esibizione di tango.  Passiamo per Plaza de Mayo fino ad arrivare nel Microcentro. Terminiamo la nostra giornata a Puerto Madero. Cena e serata al quartiere Palermo.

 

2° giorno:
Colazione vicino al nostro hotel, a Palermo, camminata verso Palermo Vejo e Palermo Hollywood, fino ad arrivare nei giardini della Tierra Santa. La costa di Buenos Aires purtroppo non affaccia sul mare ma sul Rio de la Plata dal colore marrone. Per arrivare alla prima spiaggia bisogna scendere almeno 300 km al sud dal centro di Buenos Aires.

 


LE ANDE:
29-30-31 agosto

Con un volo da Buenos Aires, arriviamo a Jujuy. Questa zona è assolutamente da visitare in autonomia con una macchina a noleggio. Ritiriamo così l’auto alla Hertz, dentro il terminal.

Iniziamo il nostro tour di tre giorni:

1° giorno:
Puntiamo subito al nord di Jujuy, ed arriviamo nell’indimenticabile Quebrada de Huamahuaca che si inerpica serpeggiando verso la Bolivia. Si tratta di un canyon scavato da un fiume ormai prosciugato, racchiuso tra montagne i cui versanti presentano frastagliate e ondulate venature di mille colori.

È il Mirador dei 14 Colores: questa tavolozza di colori sembra un vero dipinto! Siamo a 4.900mt di altezza e la testa gira, riscendiamo quindi a circa 3.000mt e pernottiamo a Purmamarca. Questo piccolo villaggio andino è spettacolare. Ci imbattiamo in una festa paesana del santo patrono, e corriamo a visitare il famoso Cerro de los Siete Colores con una suggestiva camminata di 3km intorno al Cerro, i cui straordinari colori rendono questo posto da cartolina.
 


2° giorno:
Due ore e mezza di auto per arrivare alle spettacolari Salinas Grandes (10€ - all’ingresso ci sono dei ragazzi che fanno da guida in quanto non si può accedere alle saline da soli, è salito quindi un ragazzo con noi nella nostra macchina…devo dire che è stato utile per farci le foto)
Qui servono gli occhiali da sole! Questa meravigliosa pianura di sale si estende in una zona remota della Puna sul livello del mare.
Un lago prosciugato e diventato una crosta di sale di 525 kmq di superficie e spessa mezzo metro. La giornata è fantastica, il cielo è limpido e azzurro, ed il sole riflette sul bianco della ruvida distesa di sale piena di crepe.
Decidiamo di scendere al sud di Salta, e con sei ore di guida raggiungiamo al buio la carinissima città di Cafayate.


3° giorno:
Sveglia presto, e ripercorriamo la stessa strada fatta il giorno prima con un buio pesto da non vedere nulla. Risaliamo quindi verso Salta per visitare uno dei posti più affascinanti dell’Argentina: La Quebrada de Cafayate.
Ci rendiamo così conto dello spettacolo soprannaturale che offre questa strada e che la rendeva così buia la sera prima. Siamo letteralmente circondati da montagne dal color rosso ocra. Uno spettacolo!
Visitiamo così i vari accessi di questo Canyon e della Quebrada: Reserva de Las Conchas, El Obelisco de Las Conchas, Reserva Las Ventas, il Mirador de Le Tres Cruces, le dune de Los Médanos, Anfiteatro e la Gola del Diablo.
Arriviamo nel pomeriggio a Salta, città molto caotica, sembra quasi una città orientale.


CASCATE IGUAZU – lato Brasile e Lato Argentino:
1-2-3 settembre

Alle 13:00 lasciamo Salta, riconsegniamo l’auto a noleggio e con un volo di 2h e 30 arriviamo a Puerto Iguazù.
La tranquillissima città, si trova alla confluenza del Rìo Paranà e del Rìo Iguazù, proprio di fronte al Brasile e al Paraguay.
Nel pomeriggio, e con un caldo tropicale a cui non siamo abituati dopo 18 giorni di freddo, esploriamo questa piccola città piena di ristorantini e negozietti. Mi piace l’atmosfera qui, sarà forse l’influenza del vicinissimo Brasile.
Ci informiamo in stazione per i bus che partono verso le famose cascate lato brasile e lato argentino.

Entrambi i lati delle cascate sono uno degli spettacoli più belli e maestosi visti nella mia vita, lasciano davvero senza fiato! Questo parco si estende tra il confine brasiliano e argentino ed è formato da una vastissima foresta pluviale.

Il 2 settembre lo dedichiamo al lato Brasiliano. Dalla stazione di Puerto Iguazù ogni mezz’ora parte un bus, il primo alle 7,30 e l’ultimo rientra alle 18,00. Superiamo così la frontiera, guadagnando sul passaporto anche il timbro del Brasile.
Arriviamo al Parque National do Iguaçu (entrata circa 20€ a persona, per saltare la fila è possibile acquistare con carta di credito i biglietti dalle macchinette automatiche).
Finalmente davanti a noi ecco le Catarates do Iguaçu, seguiamo il percorso fino alla passerella che porta proprio sotto la cascata, La Garganta del Diablo. Uno spettacolo indimenticabile!


Il Parco si visita tranquillamente in mezza giornata, così dopo aver pranzato ci spostiamo nell’adiacente Parco di Aves, proprio di fronte al Parco do Iguaçu. Questo parco è popolato da uccelli, qui se ne vedono una varietà di specie, la maggior parte brasiliane.
Meravigliosi tucani, fenicotteri, pappagalli coloratissimi, colibrì, farfalle vivono in questo parco creato proprio nella foresta brasiliana. Passiamo due ore in questo meraviglioso parco!

 Il 3 settembre, è la volta del lato Argentino: Il Parque Nacional Iguazù (circa 20€ a persona).

Dalla stazione di Puerto Iguazù ogni mezz’ora parte un bus, il primo alle 7,20 e l’ultimo rientra alle 19,30. All’interno del parco c’è un trenino che porta ai diversi sentieri. Per visitare con calma tutto il parco occorre un’intera giornata.
Le cascate lato Argentino sono favolose, ebbene sì, anche se entrambe bellissime, a mio avviso vincono su quelle brasiliane.
Nel Paso Inferior è possibile vedere le cascate da sotto, qui con un gommone ci hanno portato sotto la potente cascata bagnandoci dalla testa ai piedi! Il Salto Bossetti, un’esperienza fichissima di circa 20minuti e al costo di €50 a persona. Consiglio di farlo come prima cosa, sia per evitare la lunghissima fila che si crea nella tarda mattinata, sia perché così avrete tutta la giornata per asciugarvi!
Con un’imbarcazione gratuita arriviamo a Isla San Martin dove con un percorso raggiungiamo dall’alto la cascata del Salto di San Martin.
Il Paseo Superior invece regala una magnifica veduta sulla cima di diverse cascate.
La Garganata del Diablo è unica nella sua bellezza. Sgorga con una potenza immensa, ed i suoi vapori generano una nube di umidità e un meraviglioso arcobaleno.

 
Salutiamo questo Paese che ci ha dato e lasciato tanto, con uno spettacolare tramonto nel punto panoramico “Hito Argentino – Le Tres Fronteras”. Siamo in Argentina e davanti a noi, seperati solamente dal Rio Paranà e dal Rio Iguazù, salutiamo alla nostra destra il Brasile e alla nostra sinistra il Paraguay.

 

 

Ultima modifica il Martedì, 21 Novembre 2017 11:25
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Deborah & Angelo, classe’80, romani, compagni di vita e di viaggio, abbiamo l’Africa nel cuore ma in Asia ci sentiamo a casa. Amiamo i viaggi “zaino in spalla”,  lo street food in giro per il mondo e catturare attimi con ogni strumento che la tecnologia mette a disposizione. Abbiamo creato Appuntidiviaggio.net nel 2005 dopo un viaggio nell'isola di Bali, dal quale siamo tornati letteralmente affetti dalla sindrome di wanderlust e da allora continuiamo a raccogliere e condividere qui  le nostre esperienze di viaggio.

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