Una cena a Shanghai

Una cena a Shanghai
01 Nov
2013

In trasferta lavorativa da Shanghai questa sera ho deciso di girovagare tra i grattacieli di Puxi alla ricerca di un posto dove poter mangiare. Passeggiando tra le vie di Shanghai ho sempre la stessa sensazione, una città super affollata, ma incredibilmente ‘silenziosa’. Forse sarà per via delle moto e degli autobus elettrici, ma tant’è che non si sente minimamente quel caos tipico delle grande metropoli.
Mi ritrovo ad un certo punto in un’isola pedonale, piena zeppa di localini. Ahimè le insegne sono tutte in cinese, quindi non riesco minimamente a distinguere se si tratta di ristoranti, sale da tè o pasticcerie. Le uniche insegne ‘amiche’ sono le immancabili Mc Donalds, Subway e Starbuks….. ma decido di non arrendermi alla pigrizia. Prima o poi sarò ispirato.
Ed ecco che, un locale piccolissimo, con colori pastello e scritte in cinese attira la mia attenzione. Ed il fatto che è frequentato solo da gente del posto e che le cameriere girano per i tavoli con in testa cerchietti con corna d’alce, ha fatto tutto il resto. Mi decido, è lui il locale giusto per questa sera!!
Mi metto in fila, in attesa di raggiungere la cassa per ordinare. 

PANICO 1. Si, ma ordinare cosa??? Mi accorgo solo una volta arrivato il mio turno, che il tabellone davanti a me, ha solo il menù in cinese!!! Decido quindi che ordinerò solo i piatti immortalati dalle foto. 
La ragazza in cassa mi accoglie con un grandissimo sorriso. ‘ni hao’ mi dice… e fino a qui ci siamo, penso dentro di me. Significa ciao. Rispondo anche io ‘ni hao’, convinto.
Da quel momento panico assoluto. Comincia a parlare come se avesse avuto davanti a se il più cinese dei cinesi di tutta Shanghai…… E’ a quel punto che decido di giocarmi la carta foto, ed indico quelle dei due piatti che avrei voluto assaggiare, accompagnando il gesto con un internazionale: mmm e mmm. 
Perfetto, la ragazza mi capisce!!! Batte il conto e mi da un numero, e con il linguaggio internazionale dei gesti, mi fa capire che verrà chiamato non appena i piatti saranno pronti.
Bene penso… 
PANICO 2. ‘e chi lo sa come si dice 38 in cinese???Piede in bocca
Dedico così di sedermi proprio vicino all’uscita della cucina, con il mio numeretto in bella vista sopra il tavolo. Pensando qualcuno lo leggerà prima o poi. 
Ad un certo punto si avvicina a me un’altra cameriera, anche lei con molta delicatezza mi dice una frase che suona più o meno così: “nio du niooooo cin tu naaa iii?” 
Ed io: “ni hao” (in fondo penso che un ciao non si nega mai a nessuno!!)
Lei ride, e fortunatamente tramite il linguaggio dei gesti mi fa capire di volere lo scontrino. Lo prende e lo mette vicino al numeretto che giaceva in bella vista solitario accanto a me.
Da quel momento tutte le cameriere in uscita dalla cucina, si sono fermate a controllare se i piatti che servivano fossero i miei.
FANTASTICO!!!SorridenteSorridente
Arrivato il mio turno, la ragazza al mio tavolo ha tra le mani due piatti. Un misto di verdure fritte ed una specie di frittata fatta di verdure e patate. 

PANICO 3. E come la taglio la frittata con le bacchette???
Forse la cameriera avrà riconosciuto l’espressione tipica di chi è in seria difficoltà e non sa come chiedere aiuto. Fatto sta che si avvicina a me, delicatamente prende le mie bacchette ed inizia a tagliare la frittata a spicchi. Finito mi sorride, mi augura buon appetito (almeno credo), fa un inchino e se ne va.
Cosa dire di più..?

Quella frittata, questa sera, ha avuto un sapore particolare. Il sapore di aver vissuto qualcosa di divertente ma allo stesso tempo di speciale. Forse per molti non significherà nulla, ma per chi adora viaggiare e chi ama stare a contatto con le persone e viverle, sono quelle piccole cose che sai ricorderai per sempre. NI HAO…

 

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 30 Marzo 2015 22:32

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Deborah & Angelo, classe’80, romani, compagni di vita e di viaggio, abbiamo l’Africa nel cuore ma in Asia ci sentiamo a casa. Amiamo i viaggi “zaino in spalla”,  lo street food in giro per il mondo e catturare attimi con ogni strumento che la tecnologia mette a disposizione. Abbiamo creato Appuntidiviaggio.net nel 2005 dopo un viaggio nell'isola di Bali, dal quale siamo tornati letteralmente affetti dalla sindrome di wanderlust e da allora continuiamo a raccogliere e condividere qui  le nostre esperienze di viaggio.

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