Arcipelago di Semporna, istruzioni per l'uso

Ultimamente ricevo spesso messaggi di viaggiatori che chiedono informazioni sul Borneo malese, questo mi riempie di gioia perché per me è stato uno dei viaggi più belli fatti fino ad ora. (per chi se lo fosse perso è QUI)

 

Molti di questi messaggi contento richieste specifiche per il soggiorno mare.
Quando mi chiedono qual'è il posto che consiglio per fare mare in Borneo istintivamente mi viene da rispondere le isole “Sipadan” , ma in realtà la risposta è sbagliata.
Intanto c’è da chiarire che l’isola di Sipadan (ebbene si, è una sola!!) è chiusa al turismo da diversi anni e ad oggi non è possibile soggiornarci, quindi quando la sentite nominare in realtà si vuole far riferimento alle bellissime isole che compongono l’arcipelago di Semporna, ma sono sicura che questo nome alla stragrande maggioranza di voi non dice proprio nulla. In questo arcipelago Sipadan è sicuramente la “punta di diamante”, l’isola più conosciuta, quella che evoca paradisi lontani e immersioni spettacolari.


 Pontile di Sipadan Island

 

 
Barracuda Point, Sipadan 


Raggiungere l’arcipelago a largo di Semporna non è cosa facile. Potrebbero essere necessari uno o due voli interni (in base alla vostra città di partenza), qualche ora di autobus e infine la barca. Capirete quindi che il viaggio per arrivare fin qui non è dei più comodi e veloci, ma in fondo questo è il prezzo da pagare per giungere in paradiso!!!


In questo angolino di mondo esistono piccoli atolli sperduti ricoperti di vegetazione con spiagge bianche e mare cristallino, dove si ha la possibilità di dormire in bungalow direttamente sull’acqua e dove le giornate sono scandite dalla luce del sole e le notti accompagnate dal suono del mare.

Non vorrei smontare i vostri sogni ma prima di aprire google e programmare il vostro prossimo viaggio devo darvi qualche numero.
Che la vostra scelta sia lo spettacolare atollo di Pom Pom Island piuttosto che quello di Mataking dovrete mettere in conto circa 300€ al giorno per la camera doppia. Ma ve lo assicuro, siete arrivati in paradiso!!!

 

Mataking Island (foto presa dal web) 

 

Quindi i comuni mortali o backpackers devono rinunciare??

La mia risposta è “ni”, ed ora cerco di darvi più spiegazioni possibili perché questa è la fascia di viaggiatori ai quali io mi rivolgo.

Se non avete molti soldi da investire e volete semplicemente poltrire in spiaggia, fare qualche tuffo in acque meravigliose e fotografare tramonti allora vi consiglio di cambiare destinazione per il vostro soggiorno mare perché a mio avviso esistono isole in Malesia con queste caratteristiche a prezzi decisamente inferiori.

Se invece amate i fondali e volete regalarvi una tra le immersioni più belle al mondo (Barracuda Point, su tutte) , ovviamente siete nel posto giusto, e avete due soluzioni per realizzare il vostro sogno.

I più squattrinati possono decidere di soggiornare a Semporna e partire giornalmente con uscite in barca per fare diving.
Semporna offre sia ostelli che piccoli hotel economici (10-20 euro a notte), una banca, tanti diving, piccoli locali dove mangiare molto bene e con pochissimi euro, un mercato centrale dove comprare dell’ottima frutta e un mercato del pesce dove invece ci vuol coraggio (e un tappo al naso) per entrare!!!
Semporna non è certo il massimo dell’accoglienza e non rappresenta l’idea di esotico che un viaggiatore può volere nel suo soggiorno mare.
Questa anonima e piccola città non ha spiagge, è brutta, puzzolente e sporca. Tanto sporca. Quando camminate per le sue strade dovete sempre guardare dove mettete i piedi, non è affatto raro imbattersi in blatte e topi , e se amate curiosare e perdervi, come amo fare io, allora potreste ritrovarvi in una discarica a cielo aperto!




                                                                              
 

Semporna, un mare di rifiuti 

 

Nonostante tutto vi assicuro che quello che vedrete sott’acqua vi ripagherà assolutamente delle rinunce fatte fuori, e se il vostro interesse è fare diving senza spendere un patrimonio io non escluderei questa soluzione.
Prima di arrivare fino a Semporna però accertatevi che i diving abbiamo disponibilità per le uscite a Sipadan. Da qualche anno infatti gli accessi sono stati ridotti a soli 120 sub al giorno, e normalmente si da la precedenza agli hotel più costosi e a quelli di Mabul.


La seconda alternativa per il viaggiatore attendo al portafogli ma con un budget non troppo basso è proprio l’isola di Mabul.


Mabul offre diversi tipi di sistemazione, dai lussuosi chalet del Mabul Water Bungalow che si specchiano nei fantastici colori del mar di Celebes , a quelli più accessibili del Mabul Beach Resort (conosciuto come Scuba Junkie) fino a quelli decisamente più economici e spartani del Billabong o dello Scuba Jeff. (ne ho nominati alcuni, ce ne sono molti altri). Per farvi un esempio, noi allo Suba Junkie per 4 notti, pensione completa, in camera doppia con a/c, trasporto da e per l’isola di Mabul e 13 immersioni, di cui 4 a Sipadan abbiamo pagato € 550 circa a persona più extra.

E se non trovate posto lungo la spiaggia c’è la possibilità di dormire in un ex piattaforma petrolifera, il Seaventures Dive Resort, completamente isolati da tutto (o meglio, rinchiusi in un orrendo ammasso di cemento al centro del mare)

Io non ci sono stata, quindi non posso esprimere giudizi (su tripadvisor si parla molto bene del centro diving) ma vi lascio la foto solo per farvi rendere conto di cosa parlo. Io personalmente lo trovo agghiacciante.
Oltre al fatto che si trova proprio di fronte ai resort più costosi dell’isola, rovinando così il panorama!!

 

 Seaventures Dive Resort

 

Mabul è piccola ma non troppo, si gira tutta in circa un’ora, ed è l’unica isola nelle vicinanze di Semporna dove oltre ai resort per turisti si trovano due insediamenti, i zingari di mare e un piccolo villaggio di pescatori. Questo la rende sicuramente più autentica e forse più interessante all’occhio del viaggiatore, ma anche meno paradisiaca. (per chi ovviamente è interessato al genere spiaggia bianca e mare cristallino)

I zingari di mare purtroppo non hanno nessun rispetto per l’ambiente dove vivono e oltre a gettare in mare qualsiasi tipo di rifiuto e moltissima plastica utilizzano ancora la pesca con la dinamite, dove molte volte a rimetterci sono le povere tartarughe.
Nel resort dove alloggiavamo organizzavo delle vere e proprie spedizioni di pulizia dalla spiaggia mentre i sub raccoglievano tutto quello che trovavano in mare durante le immersioni intorno all’isola.
Un gesto molto carino ma sinceramente non credo sia questo il modo per risolvere il problema. Magari cercare di educarli e responsabilizzarli non sarebbe sbagliato, oltre ovviamente a dargli i mezzi necessari per poter conservare meglio il loro territorio.

Alle spalle dei resort ci sono i generatori di corrente, gli alloggi dei dipendenti, un cimitero, qualche bancarella che vende patatine e sigarette, le palafitte del villaggio dei pescatori. Ci sono anche tantissimi bambini che giocano tra lamiere e copertoni. 

Ma Mabul regala anche splendidi tramonti e grazie ai tanti pontili, da la possibilità di nuotare in un mare veramente favoloso, oltre a rimanere, a mio avviso, la soluzione migliore per trascorrere qualche giorno nell'arcipelago di Semporna.

 

 Zingari di mare, Mabul

 

  Mabul Water Bungalow

 

diving Sipadan  

 

Barracuda Point, Sipadan

 Mabul Island 

 

 

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 14 Settembre 2015 22:49
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Deborah & Angelo, classe’80, romani, compagni di vita e di viaggio, abbiamo l’Africa nel cuore ma in Asia ci sentiamo a casa. Amiamo i viaggi “zaino in spalla”,  lo street food in giro per il mondo e catturare attimi con ogni strumento che la tecnologia mette a disposizione. Abbiamo creato Appuntidiviaggio.net nel 2005 dopo un viaggio nell'isola di Bali, dal quale siamo tornati letteralmente affetti dalla sindrome di wanderlust e da allora continuiamo a raccogliere e condividere qui  le nostre esperienze di viaggio.

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